Elia Alunni Tulini

Elia Alunni Tulini propone sculture che portano sui corpi ferite nate da ustioni non naturali, proprio come quelle che reazioni chimiche o radiazioni possono produrre. L’inquinamento dell’ambiente non è diverso da quello morale. Ecco che allora volti che inneggiano alla classicità sono privi di espressione: hanno volutamente perso anche lo sbigottimento che può derivare da uno stupore inatteso. Contro un mondo sempre più nichilista, nella sua radice più profonda da nihil, che come ricorda Turgenev vuol dire credere paradossalmente in niente, Elia Alunni Tulini vuol far scorgere uno spiraglio di speranza. Blocchi che sembrano essere scorie affastellate fanno intravedere la silhouette di giovani donne. Ammassi informi, presentano inaspettate sagome o facce che necessitano di essere plasmate in un atteggiamento. In fondo, l’arte è proprio questo: cercare di rappresentare quello che tutti possono riconoscere poiché esperito almeno una volta nella vita;

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